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Chiesa di Sant’Agostino   arrow

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In prossimità della chiesa di Santo Stefano sorge la chiesa di Sant’Agostino con l’annesso convento dei frati agostiniani. La fondazione della struttura, intitolata alla SS. Trinità, risale al 1433 su committenza del duca Giovanni Antonio Marzano, che ne finanziò i lavori di costruzione. Le attuali forme risentono dell’ampliamento settecentesco, che andarono a modificare l’intero complesso conventuale. L’interno è a navata unica con tre cappelle per lato. In una di queste vi è la lapide tombale di Antonello della Ratta e Margherita Marzano risalente al secolo XV. Ignoto è l’architetto che ha effettuato l’intervento settecentesco, seppure inquadrabile in ambito napoletano. La copertura della navata presenta un soffitto ligneo con modanature dorate e vari elementi scolpiti al cui centro vi è il dipinto raffigurante la “Santissima Trinità e Sant’Agostino”, attribuito alla scuola di Ferdinando Sanfelice. Il presbiterio è di forme rettangolari e sormontato da una cupola senza tamburo. L’altare maggiore è in marmi policromi, così come quelli delle cappelle laterali, risalente al secolo XVIII. Nella prima cappella a destra vi è la tomba del filosofo sessano Agostino Nifo, proveniente dalla chiesa di San Domenico. Tutto il pavimento è in maioliche dipinte. Nella zona centrale vi è un cuore fiammeggiante, simbolo degli agostiniani, da cui diparte una rosa dei venti. Altri elementi decorativi sono corone floreali, tralci di vite, grappoli d’uva ed agrumi. Il convento, soppresso nel 1809, è attualmente sede del Convitto nazionale e del Liceo Classico “A. Nifo”.