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La Fontana dell’Ercole   arrow

La scultura rappresenta Hercole che strozza il leone Nemeo, la prima delle dodici fatiche dell’eroe ritenuto il fondatore mitologico della città, un tempo nume tutelare dei romani. La sua effige si trova sulle antiche monete romane e oggi resta effige dello stemma di Sessa Aurunca. L’opera fu ordinata dal comune nel 1825 allo scultore Angelo Solari, artista proveniente dall’Accademia delle Belle Arti di Napoli, che ha realizzato alcune sculture della fontana della Reggia di Caserta. Fu commissionata per festeggiare il completamento del pubblico acquedotto che da Porta S. Biagio portava l’acqua all’interno della città. Qui si trovava la Porta del Trofeo del 1500, distrutta per collocare la fontana. La prima parte dei due daini è stata sistemata nel 1825, la scultura di Ercole è stata invece collocata diversi anni dopo. La sistemazione stessa della piazza è durata circa cinquant’anni e si racconta nelle cronache che, in attesa dell’arrivo del corpo scultoreo, in loco fu apposta una sagoma di legno con il disegno di Ercole e il leone Nemeo.

Soggetto: Ercole mentre strozza il leone che infestava le terre di Nemea: la bestia sembrava  invulnerabile e l’unico modo per ucciderla era, appunto, strozzarla. Dopo l’uccisione, il semidio strappò la pelle del leone per usarla come “veste” e avere quindi una sorta di invulnerabilità. In marmo bianco d’impostazione classicistica, la scultura mostra le due figure, il muscoloso semidio e il leone dalla ricca criniera, in lotta dall’alto di un podio parallelepipedo. Al di sotto si trova la vasca, semplicemente rialzata su un gradino e priva di elementi decorativi, al centro il gigante Gerione.